Il salto di categoria nei Sit and go non paga…

Il Grafico dei Sit and Go (Sharkscope.com)
Il Grafico dei Sit and Go (Sharkscope.com)

Dopo l’esaltante serie positiva del 14, 15 e 16 novembre -su Gd vinti due “Deca” per un totale di 1.100 euro e registrato un +1.300 nei sit and go- e la relativa piccola varianza negativa che ne è susseguita, ho deciso di investire 1.200 euro del mio bankroll nel tentativo di salto di categoria, chiudendo, cioé, con i sit and go da 20 euro e proiettandomi in quelli da 50 e 100 euro.

Il Salto di categoria, però, non ha sortito effetti positivi: a parte la normale oscillazione giornaliera resto stabile a circa 200/300 euro sotto il picco massimo di guadagno. E questo mi fa ben sperare, visto che la fortuna non mi ha aiutato: raramente ho legato al flop e se la statistica dice che si vince un coin-flip ogni due, in quest’ultima settimana io ne avrò vinti 3 su 10… Nonostante ciò, anche fra i piu temibili “Shark” di GicoDigitale, dove spiccano i nick di veri giocatori professionisti italiani (APastura, Etnapoker, Confiteor…) non ho intaccato sensibilmente il mio bankroll. E questo mi incute sicurezza e soddisfazione. Che diventano ottimismo verso il futuro alla luce delle Roi ampiamente positive in quella categoria, la Serie A di Gico Digitale: esattamente nei 35 sit and go da 100 euro di buy-in disputati ho un esaltante +25% diRoi, che in termini di soldoni significa un utile di circa 900 euro. Peccato le Roi negative in quelli da 50 che, comunque, non giocherò più perchè, nonostante siano molto onerosi e al contrario di quelli da 100, sono pieni di “ottimisti” fortunati impossibili da “leggere” e prevedere.

Tanto per darvi un’idea della fortuna che ho ecco l’epilogo del mio ultimo sit odierno: sono Utg (subito dopo il bb) ho AJ suited e con bui 400/200 mando la vasca (1200 circa). Call del grande buio (Saso10 che si gioca metà del suo stack nel call) con J10 off. Quindi è dominatissimo: nel mazzo ci sono 49 carte utili per me e solo 3 per lui, i tre 10 rimasti! Ovviamente non esce ne Asso né Jack ma il board mostra addirittura due bei 10… Vabbè, meglio andare a nanna!

Oggi, comunque, grazie a quattro chiacchiere scambiate al tavolo con chi gioca da più tempo di me, ho compreso che quando il gioco si fa duro, ovvero quando i bui intaccano sensibilmente lo stack di tutti i giocatori, gioco troppo chiuso. Ciò mi permette di andare più spesso a premio ma, al tempo stesso, mi preclude la possibilità di vincere il primo premio. Da domani provo a cambiare strategia in quel frangente. Poi vi racconterò i risultati di detta modifica al mio, ancora in via di perfezionamento, stile. …Speriamo bene 🙂

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